Stage di Matematica Olimpica
La matematica…non è un problema!
Il Liceo Classico di Locri sede di un prestigioso stage di matematica
olimpica
In barba ai superstiziosi che
temono il “Venerdì 13”, al Liceo Classico si è scelta proprio questa data per
dare avvio ad un’immersione nell’affascinante mondo della matematica. Del
resto, come potremmo farvi notare noi dell’Oliveti che ormai siamo buoni
intenditori in fatto di numeri, se consultiamo l’antica Cabala vediamo che il
13 è il numero del disordine. E quale disordine migliore che abbattere vecchi
luoghi comuni, che vedono il Liceo Classico come una scuola di topi da
biblioteca, ingobbiti su polverose pagine di dizionari di latino e greco, ormai
ingialliti dal tempo? Del resto, i successi di ogni anno nelle gare nazionali
di matematica ci hanno dato ragione: nella nostra scuola l’intelligenza logico-
matematica è una delle priorità. Proprio per questo l’Ivo Oliveti è stato
scelto quale sede per uno stage matematico intensivo di due giorni, dal 13 al
14 gennaio, per un totale di ben sedici ore. Foltissima la partecipazione anche
di studenti e docenti di altre scuole della Locride, quali ovviamente i due
Licei Artistici “Panetta” e “Pitagora”, i Licei Scientifici “Mazzone” di Roccella, “La Cava” di Bovalino e "Zaleuco" di Locri,
nonché il Liceo delle Scienze Umane “Mazzini” di Locri.
Ad animare le lezioni il
professore Emanuele Callegari, già studente della Normale di Pisa, vincitore
egli stesso della medaglia d’oro alle Olimpiadi nazionali di Matematica, Membro
della Commissione Olimpiadi e Docente di Analisi presso l’Università degli
Studi di Tor Vergata, a Roma.
Si può dire
pienamente raggiunto l’obiettivo primario di questo stage di Matematica Olimpica,
coinvolgere un gran numero di alunni e insegnanti in un modo attivo e nuovo di
vivere la disciplina, lontano dalla didattica tradizionale. Molto del successo
di questa manifestazione, al di là dello spirito competitivo e dell’occasione
d’incontro e di scambio tra studenti e docenti risiede infatti nella qualità dei problemi che vengono
proposti. In essi la matematica è campo di sfida e, soprattutto, è fonte di
divertimento intellettuale, alla ricerca di verità e di dimostrazioni difficili
da conquistare. Il tipo di problemi proposti riguarda essenzialmente la
geometria euclidea, l’aritmetica, la combinatoria, e la manipolazione analitica
algebrica, ma non mancano applicazioni della matematica al mondo reale. Il
professore Callegari ha impostato le sue lezioni su questi temi dando prima
spazio alle soluzioni degli alunni, che si sono cimentati in prima persona a
risolvere i quesiti e solo in un secondo momento ha corretto insieme a loro
quelli ritenuti più difficili.
Lo studente del
Liceo Classico Lorenzo Fiammingo, menzione d’onore alle Olimpiadi individuali
fase nazionale, nonché capitano della squadra dell’Oliveti che ha partecipato
alle finali nazionali a squadre, commenta l’esperienza con queste parole: «Penso
che le lezioni del prof. Callegari siano state di fondamentale importanza per
l’intera squadra poiché ci hanno consentito di consolidare le conoscenze già
acquisite e fornito utili consigli per migliorare il nostro approccio ai
problemi olimpici».
Ancora entusiasta
per i due giorni «particolarmente intensi ed interessanti», la studentessa del
Liceo Classico Silvana Pelle, che ha sempre partecipato alle Olimpiadi della
Matematica, rappresentando l’elemento di spicco femminile alle finali nazionali
a squadre e già impegnata in diverse competizioni matematiche individuali e di
squadra. Silvana ringrazia la Dirigente, i professori Giulio Stringelli e
Immacolata Aversa ed i compagni con cui ha condiviso queste avventure «Per aver
dato al nostro territorio la possibilità di crescere». Aggiunge inoltre: «Il
Liceo classico ha dato anche a me, che amo molto la matematica, l’opportunità
di coltivare una mia grande passione».
Il cliché del classico come scuola di indirizzo
esclusivamente letterario è stato definitivamente abbattuto dall’evidenza dei
fatti.
Citando il noto aforisma della scrittrice
francese Francoise Sagan «Ho paura dei luoghi comuni perché sono quasi sempre
veri», concludiamo affermando che qui all’Oliveti non temiamo i luoghi comuni
perché, lentamente ma con tenacia, li abbattiamo a colpi di buon senso e cultura.
di
Lucia Licciardello, docente di Materie Letterarie e Anna Ursino, studentessa del Liceo Classico
IIIC
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